Quali sono le priorità IT delle organizzazioni?
L’automazione delle attività IT è una delle più significative priorità di investimento che le imprese indicano in ambito IT per l’anno che è appena cominciato. Non l’unica, ovviamente: tra le altre si segnalano la sicurezza e l’infrastruttura cloud. Per altro, nel 2018 le priorità che erano state messe in evidenza erano le stesse: nel 2018, però, l’automazione era al terzo posto, mentre adesso è passata al primo. Con l’aiuto dei dati provenienti dal Red Hat Customer Tech Outlook, proviamo a individuare le principali direttrici in questo settore.

Le regole per stampare un espositore a bandiera davvero efficace
Le regole per stampare un espositore a bandiera consistono principalmente nella qualità di stampa e dei materiali, questo perchè devono resistere agli agenti atmosferici. Gli espositori a bandiera fanno parte di un trend di ultima generazione, e stanno diventando un prodotto molto competitivo grazie anche al prezzo altamente competitivo. Basta infatti un modesto investimento per un ritorno pubblicitario di grande ed immediato successo.
Creare gli espositori a bandiera significa riuscire a farsi riconoscere per farsi davvero notare dai propri clienti in maniera efficace con risultati certi. Essendo realizzati con forme e grafica diversa, gli espositore a bandiera diventano davvero efficaci. La stampa offre diverse possibilità in quanto lo spazio a disposizione è davvero molto ampio per inserire il messaggio pubblicitario. Gli espositori a bandiera personalizzati sono un’ottima strategia marketing, servono anche a pianificare campagne pubblicitarie di grande effetto e sono ideali per pubblicizzare prodotti e servizi in maniera capillare. Questa tipologia di espositore, rispecchia, al giorno d’oggi, l’esigenza, sempre più reale, di farsi davvero notare. Utilizzare colori ad alto impatto visivo, è sicuramente un altro modo efficace per l’utilizzo dell’espositore.
Soffermarsi sulla scelta dei colori della stampa e dei testi, è molto importante, al fine di ottenere la visibilità che i prodotti ed i servizi meritano. Per questo viene utilizzata anche la stampa a sublimazione in grado di garantire agli espositori a bandiera, una vita molto più lunga. La stampa a sublimazione ha maggiore durevolezza, penetra più a fondo nel tessuto migliorando il prodotto e rendendolo più graffiante in grado di colpire profondamente nel segno.
Per una promozione davvero in grado di stravolgere il mercato e la concorrenza, occorre puntare sulla perfezione della grafica, della stampa e comunicazione, realizzando espositori a bandiera personalizzati e su misura al target, tenendo sempre sotto controllo l’obiettivo e lo scopo dell’azienda. Un modo per essere all’avanguardia e per arrivare oltre lo sguardo dei clienti, praticamente all’emozione!
Come funzionano le pompe aspira acqua
L’aspirazione dell’acqua è solo una delle tante attività che possono essere svolte grazie alle pompe elettriche, il cui compito è quello di favorire lo spostamento dei fluidi. In base alla forza motrice adoperata per lo spostamento del fluido è possibile individuare vari modelli: una alternativa rispetto alle pompe elettriche è rappresentata da quelle a combustione, che sono caratterizzate dalla presenza di un motore che sfrutta la combustione di carburante per produrre energia.
Cosa fare 7 giorni a Bellaria Igea Marina
7 giorni a Bellaria Igea Marina sono certamente sufficienti per godere il meglio della città, non solo spiagge meravigliose però, ma anche natura, divertimenti, arte e cultura.
Partendo dal centro urbano, non sarà certamente impossibile capire quanto e perchè sia così apprezzata la zona esclusivamente pedonale “Isola dei Platani”, caratterizzata da due meravigliose aree verdi. Proseguendo si trova il “Parco Pavese”, situato a sud in un’area più vicina a quella delle spiagge. Merita di essere visitato anche il “Parco del Gelso“, con i suoi 25 ettari di macchia mediterranea e piante ad alto fusto. Qui si trova anche il caratteristico laghetto omonimo, noto anche per l’area a tema del “Giardino delle Farfalle”. Per restare legati al tema della natura, è consigliato prendersi del tempo per fare una bella passeggiata nel verde sulla pista ciclo-pedonale che raggiunge il paese vicino San Mauro Pascoli, qui si possono vedere e scoprire alberi di querce, boschi di pioppi, alberi da frutti, ma anche fitti canneti. I bambini, soprattutto, saranno esaltati nel poter ammirare da vicino i migliori esemplari di airone cinerino e martin pescatore.
Tra gli altri luoghi di interesse, è consigliato andare a visitare la “Casa Rossa“, storica dimora estiva dello scrittore Alfredo Panzini, oggi aperta al pubblico e sede dell’Accademia Panziniana, e la “Torre Saracena“, eretta dai pescatori nel XVII secolo ed oggi caratterizzata dalle raccolte di carta moneta e molluschi che ospita.
Tra i monumenti che vale la pena visitare, menzioniamo “Villa Torlonia” o la Chiesa di Santa Margherita (datata XVIII secolo), l’ex Abbazia Donegallia, il Castello Benelli o la più recente Fornace di Bellaria.
Festival, attività culturali, iniziative, sicuramente in 7 giorni di soggiorno a Bellaria è possibile assistere anche a più di una come il “Bellaria Film Festival“, dedicato al cinema indipendente. Bellaria è inoltre sede della StarCon, ovvero un convegno di fantascienza esclusivamente dedicato alla serie televisiva Star Trek: va in scena nella seconda metà di maggio presso il Centro Congresso Europeo. Durante il convegno è possibile incontrare attori e sceneggiatori, cimentarsi in giochi, dibattiti e partecipare a conferenze scientifiche e letterarie di astronomia.
Merita di essere visto anche il “Palio dei Saraceni“, rappresentazione in costumi d’epoca dello sbarco dei Saraceni dalle imbarcazioni storiche. L’evento è caratterizzato dal scenografico corteo che invade letteralmente le vie della città rappresentando per il pubblico spettacoli di combattimento ma che concerti.
Se andate a visitare la Torre Saracena, non mancate di andare a vedere anche il Museo delle Conchiglie che si trova al suo interno dove sono esposti numerosi esemplari provenienti da tutto il mondo. All’esterno della Torre sono esposte le antiche barche bellariesi e igeane.
Se siete amanti dello sport, allora non perdete l’occasione di camminare sulle acque con il SUP. A Bellaria infatti sono tante le attività legate alle sport che si possono fare. Ad esempio, “camminare sulle acque” è possibile dopo un breve corso teorico sulla Stand Up Paddle ( da cui SUP) fornita da istruttori qualificati.
Inoltre è anche possibile partecipare a un cooking show, oltre ad assaggiare le molte prelibatezze locali, durante il vostro soggiorno potrete imparare le ricette delle Azdore, nome con cui sono chiamate le signore che insegnano a cucinare secondo le più antiche e nobili tradizioni. Per prenotare un hotel per famiglie all inclusive e coniugare convenienza e qualità, vai su http://www.hotelmeritime.com/ o http://www.hotelfrancesca.it/ .

Come si diventa dirigente scolastico?
Quando si parla di formazione docenti si ha a che fare con un’offerta formativa praticamente sterminata,
dai corsi formazione docenti in poi. Ci sono però anche dei corsi-concorsi che permettono da soli un vero e proprio salto di carriera, come quello bandito dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per diventare dirigenti scolastici. Ma qual è il ruolo concreto del dirigente scolastico, quali sono le sue responsabilità, e chi può diventarlo?
Chi è il dirigente scolastico?
Il dirigente scolastico è colui che coordina il corpo docente di un istituto, nonché il personale tecnico e quello amministrativo. Tra i suoi compiti peculiari e principali ci sono la gestione delle risorse strumentali e finanziare dell’istituto, la valutazione dei risultati raggiunti nonché la valorizzazione delle risorse umane. Va infatti sottolineato che, presiedendo il Collegio dei Docenti, il dirigente scolastico ha un ruolo decisivo nella formazione dei docenti, pur non potendo in alcun modo stabilire alcun monte orario obbligatorio annuale.
Chi può diventare dirigente scolastico?
Per diventare dirigente di un istituto scolastico, come anticipato, è necessario sostenere un corso-concorso di selezione bandito dal Miur. Possono accedere al bando tutti i docenti delle istituzioni scolastiche che:
- siano assunti con contratto a tempo indeterminato
- siano in possesso di una laurea magistrale, specialistica o equiparata (ivi compresi anche eventuali diplomi accademici di secondo livello rilasciati dagli istituti per l’alta formazione artistica, musicale o coreutica)
- siano confermati come docenti di ruolo
- abbiano prestato servizio all’interno delle istituzioni scolastiche ed educative nazionali per almeno cinque anni (periodo di anzianità in cui vengono eventualmente conteggiati anche gli anni precedenti alla conferma in ruolo, nonché i servizi di preruolo in scuole paritarie così come riconosciute dalla legge 62 del 10 marzo 2000).
Come si articola il corso-concorso per dirigenti scolastici?
Sono principalmente tre le fasi del corso-concorso per dirigenti scolastici. La prima fase, di preselezione, in realtà viene attuata solamente nei casi in cui il numero dei candidati al concorso sia di tre volte superiore al numero di posti disponibili sul territorio nazionale. In questi casi si procede dunque con una prova preselettiva, costituita da un test di 100 quesiti a risposta multipla che si incentrano sulle normative del sistema educativo, sulle modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, sulla programmazione, sulla gestione del personale, sulla contabilità di stato e sui sistemi educativi dell’Unione Europea.
Una volta superata l’eventuale prova preselettiva, si passa alla prova vera e propria, che si divide in una prima parte scritta e in una seconda parte orale. L’esame scritto si suddivide a sua volta in 5 domande a risposta aperta in italiano e in 2 quesiti a risposta chiusa in una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. A seguire c’è la prova orale, incentrata sulle funzioni pratiche del dirigente scolastico, sulle conoscenze informatiche e sulla conoscenza di una lingua straniera.
Al termine degli esami viene stilata una graduatoria unica a livello nazionale, che tiene conto dei risultati delle prove e dei titoli. Tutti i candidati ammessi potranno quindi passare alla seconda fase del concorso, che consiste in uno speciale corso di formazione docenti per la figura dirigenziale, della durata di 6 mesi. I primi due mesi sono di formazione generale, mentre i restanti quattro mesi sono di tirocinio.

Quanto deve costare un video aziendale?
Per poter valutare il costo di un video aziendale dobbiamo, prima di tutto, tenere conto di aspetti fondamentali: professionalità, qualità e pre-produzione, produzione, post- produzione. Affidarsi all’amico è rischioso, se non si ha competenza nel settore si rischia anche di perdere l’amicizia! Le buone intenzioni non bastano se lo scopo è quello di realizzare un prodotto di buona, anzi, ottima qualità, in grado di competere con i video delle altre aziende.
Il video aziendale deve pertanto essere un “video di tutto rispetto”, per questo nella realizzazione vengono coinvolte più figure: il responsabile del progetto, il copy, il direttore artistico ed ovviamente il regista.
Nella fase iniziale occorre realizzare un soggetto e scrivere uno storyboard, effettuare i vari sopralluoghi, soprattutto quando si decide di girare il video all’esterno e dove necessario, occorre mettere insieme il casting.
Il calcolo del costo del video si basa anche sui professionisti che lavorano alla realizzazione, nella fase di produzione, ad esempio, possono essere coinvolte altre figure professionali oltre al regista, al direttore della fotografia, all’operatore, infatti potrebbe anche essere necessaria la figura dell’elettricista, del macchinista, dell’operatore del drone, dello scenografo e persino del truccatore.
La fase della post-produzione, vede all’opera, oltre al regista, anche il montatore, il grafico designer, lo speaker… Ovviamente è anche possibile ridurre i costi, spesso le agenzie per far fronte alle esigenze delle aziende e contenere i costi, cercano di inglobare nelle singole figure professionali, più capacità. In questo modo il regista potrebbe anche essere il responsabile del progetto e art director e l’assistente potrebbe anche essere in grado di fare l’elettricista.
Ma anche “riducendo” il numero degli addetti, per la realizzazione di un video aziendale professionale, non possono lavorarci meno di 3-4 persone, questo per mantenere alta la qualità ed il livello del video. Sicuramente non è possibile realizzare un video aziendale professionale con poche centinaia di euro, ma le agenzie serie riescono sempre ad ottenere ottimi risultati basandosi sul budget del cliente che ha la necessità di proporre contenuti sempre nuovi in grado di rendersi presente.
E’ altresì vero che non tutti i clienti sono disposti ad investire ingenti somme per realizzare un video la cui vita media sia ridotta. Pertanto, per ridurre i costi, come abbiamo scritto, è necessario ridurre il numero dei professionisti coinvolti. Dall’altra parte però c’è sempre la necessità di mantenere alta la qualità.
La soluzione è pertanto quella di rivolgersi a professionisti seri con conclamata esperienza nel settore che sanno bene cosa fare e soprattutto come. Aspetto non secondario, è anche la capacità di ottimizzare al meglio gli aspetti ed i tempi di produzione.
Riuscire a garantire un’ottima organizzazione, equivale anche a ridurre drasticamente i costi.
Si possono organizzare insieme sia la pre-produzione che la post-produzione e anche una perfetta integrazione potrebbe portare a ridurre i costi di oltre il 30%.
Ad incidere anche sul costo del video aziendale è la tipologia, ovvero video realizzato in animazione oppure con riprese dal vivo. Per questo è opportuno richiedere sempre un preventivo chiaro esprimendo bene le proprie esigenze.

I paesi più pericolosi al mondo
Il Global Peace Index è una classifica che viene fatta ogni anno sulla base dei fattori che determinano lo stato di pacificità di un determinato paese.
Prima di organizzare il vostro prossimo viaggio è bene essere consapevoli dei rischi che si possono correre.
In questo articolo parliamo dei paesi più pericolosi al mondo del 2017, dove sarebbe meglio non trascorrere le proprie vacanze. Ma se non potete farne a meno, allora attrezzatevi bene con le migliori assicurazioni di viaggio.
La Siria rimane il primo in classifica dei paesi più pericolosi al mondo. Anche Iraq e Afghanistan sono rimasti tra i cinque paesi più pericolosi al mondo e questo è stabile dal 2013.
Sud Sudan è nel 2017 il quarto paese più pericoloso dopo aver sperimentato un costante declino negli ultimi anni, scendendo di 15 posti da quando è diventato indipendente dal Sudan nel 2011. La situazione dello Yemen peggiora di anno in anno.
Si può notare che tre dei cinque dei paesi meno pacifici – Siria, Iraq e Yemen – sono in Medio Oriente. La rivalità dell’Arabia Saudita con l’Iran ha aumentato enormemente le tensioni in una regione già problematica.
L’ONU stima che la violenza, la fame e la malattia hanno ucciso più di 10.000 persone in Yemen fin dall’inizio del conflitto, ma questo impallidisce in confronto a più di mezzo milione di persone che sono state uccise durante i sei anni di guerra civile della Siria. Oltre 6 milioni si stima che sono stati sfollati o fuggiti dal paese.
All’altra estremità della classifica, l’Islanda ha mantenuto la sua posizione come il paese più tranquillo del mondo. È stato classificato come paese più pacifico del mondo ogni anno dal 2008. La Danimarca è scesa dal paese in secondo luogo più tranquillo a quinto, mentre il Portogallo, Nuova Zelanda, Austria rientrano nella top five.
L’Europa resta la regione geografica più tranquilla del mondo nonostante i fatti recenti di terrorismo.
E negli Stati Uniti?
La profonda e radicata divisione causata dalla campagna elettorale del presidente degli Stati Uniti, la successiva vittoria di Donald Trump e la ricaduta politica ha portato a un drammatico peggioramento dei livelli di pace in Nord America.
Gli Stati Uniti hanno registrato la flessione più grande, perdendo 11 posti nella classifica dei paesi più sicuri.
E ora vediamo la classifica secondo il Global Peace Index 2017.
I primi dieci paesi più pericolosi al mondo
- Siria
- Afghanistan
- Iraq
- Sud Sudan
- Yemen
- Somalia
- Libia
- Sudan
- Repubblica Centrafricana
- Ucraina
Quali sono invece i posti migliori per le tue vacanze?
Ecco i 10 paesi più sicuri del 2017:
- Islanda
- Nuova Zelanda
- Portogallo
- Austria
- Danimarca
- Repubblica Ceca
- Slovenia
- Canada
- Svizzera
- Irlanda
Ciò non giustifica il fatto di partire sprovvisti di una polizza viaggio, la quale è sempre raccomandata dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.